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L’Autostima dell’artista

(ovvero COME AUMENTARE L’AUTOSTIMA)

Dovrei cominciare questo articolo con domande del tipo: 

“Vuoi aumentare la tua autostima? Vuoi recuperare la tua autostima dopo un tradimento? Vuoi aiutare un bambino o un adolescente a sviluppare la sua autostima? 

Autostima: come migliorarla, svilupparla, aumentarla, ritrovarla.

Qui ho tanto bel materiale: Accattatavillo’!!!*”

Se siete qui è perché, in qualche modo, avete problemi di autostima. 

Bene, perché posso stimolare in voi qualche riflessione utile (non credo nelle ricette adatte a tutti, soprattutto quando si parla di percorsi di crescita personale).

Volete sapere le differenze tra i problemi di autostima degli artisti e quelli del resto delle persone?

Ve lo dico? Non ci sono differenze! I problemi di autostima sono problemi di autostima. 

Cominciamo a scendere nel vivo della questione.

La parola autostima (deriva dalla parola “stima”)= valutazione e/o apprezzamento di sé.

È “un processo soggettivo e duraturo, che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l’autoapprovazione del proprio valore personale, fondato su autopercezioni” ed io aggiungerei anche “e su conferme dal mondo circostante”, solo che bisogna tener presente che il mondo circostante è uno specchio del nostro mondo interiore. Quindi se vogliamo che il mondo circostante abbia più considerazione per noi, dobbiamo lavorare su noi stessi, in modo da aumentare prima la ‘nostra’ stima di noi stessi.

Dopo aver letto (e messo in pratica) centinaia di libri, aver vissuto un bel po’ di vite in una, ed aver raggiunto gli ‘anta’ con una certa destrezza, posso ben affermare che un po’ di cose le ho capite sull’autostima:

  • se hai un animo sensibile e/o da artista, avrai sempre meno austima rispetto a tutti quelli che ti circondano
  • se tu non hai autostima, nessuno ti darà la sua stima
  • ci vuole molto tempo e molto lavoro per colmare questo gap e fare in modo che i risultati siano veri e persistenti
  • si deve procedere a piccoli passi ed in maniera molto concreta
  • sorridere aiuta sempre a superare qualsiasi processo di trasformazione di noi stessi.

La prima cosa da fare è analizzare la tua situazione in modo il più oggettivo possibile: prendi foglio e penna  (oppure il pc, oppure lo strumento che usi per scrivere) e rispondi sinceramente alle seguenti domande: 

-Cosa pensi di te?

-Come vorresti essere? Cosa ti piacerebbe realizzare nella tua vita?

-Quali sono i tuoi difetti ed i motivi che ti portano a pensare di valere poco e che ostacolano la realizzazione di ciò che vorresti?

-Quali sono le qualità che ammiri negli altri, che pensi ti farebbero aumentare il tuo valore, e che ti porterebbe ad realizzare i tuoi sogni?

Adesso molto semplicemente bisogna cominciare ad agire in base a quello che è venuto fuori.

È una parola, mi direte, sta proprio qui l’inghippo!

Bene ti dico che cosa ha funzionato per me.

Prima cosa: spegni il tuo giudice mentale!

Mi ti vedo: ma farà per me? sono in grado? sono abbastanza brava/bravo per farlo? 

Basta crearti mille problemi! 

Se una cosa ti piace tu appartieni a quella cosa, e quella cosa appartiene a te, nonostante tutta la fatica che ci vorrà. Punto.

Uno dei modi per aumentare l’autostima è ‘fare’ cose, uscire dalla mente, agire. 

Darsi piccoli obiettivi concreti e provare, sperimentare. Se i risultati non ti convincono, aggiusta il tiro, ma solo dopo aver fatto. Non porsi come obiettivo quello di studiare 50 pagine: datti 10 pagine come obiettivo, però fallo! Ciò cambierà completamente la percezione di quello che realmente sei in grado di realizzare.

-Uno degli ostacoli più grossi della mia mente era il ‘Grande No’. 

Per qualsiasi cosa compariva subito nella mia mente. “Mi piacerebbe fare questo….” Le risposte del Grande No erano:- No, non sei in grado- Non sei capace- Non si realizzerà, è inutile anche cominciare- Tu non puoi, non hai tempo- No, perché Tizio non vorrebbe- continua tu… 

Vuoi sapere cosa ho fatto? Mi sono scritta a lettere cubitali, nella stanza in cui passavo la maggior parte tempo, due paroline magiche: ‘PERCHÉ NO?’ . Dopo pochissime settimane questo ‘perché no?’ ha cominciato a fare miracoli. Provare per credere!

-Non sogni, ma obiettivi

Non pensare ai tuoi come sogni! Pensali come obiettivi, che quindi prevedono degli step intermedi da realizzare concretamente giorno per giorno. Esempio se voglio diventare un musicista, ogni giorno devo studiare almeno 1 ora sullo strumento. Quando lo faccio? Su cosa mi concentro oggi? Qual è il mio obiettivo sullo strumento per oggi? Prova!

-Sii sincero con te stesso.

Non sono mai riuscita a svegliarmi presto la mattina, sono pigra la mattina, ed uno degli attacchi da parte del ‘Grande No’ era proprio questo: ‘Vedi? Lo vedi? Ma come puoi fare a diventare una grande musicista (nei sogni siamo sempre ‘grandi’) se non riesci nemmeno a svegliarti alle 6.00 per studiare!’

Ma chi l’ha detto che il tuo obiettivo può essere realizzato in un solo modo? Ci può essere un modo molto personale, anzi dovrebbe essere proprio personale! Cerca di farlo nel tuo modo!

Avvertenza: se non riesco una volta non è un dramma. L’importante è non essere troppo accondiscendenti con se stessi e chiudere un occhio troppo spesso. Si rischia di cadere di nuovo nel ‘Non agire’ che piace tanto al ‘Grande No’

-Non ti mettere a confronto con gli altri. 

Non ha senso. Ognuno di noi è chiamato a costruire il proprio giardino. Confrontarsi con gli altri è come sprecare il proprio tempo a guardare gli altri che costruiscono il loro giardino, invece di immaginare il tuo giardino come piace a te. Passa il tuo tempo a immaginare quello che tu vorresti e poi a realizzarlo.

-Migliorare subito il proprio aspetto fisico.

Che non significa diventare tutti palestrati, superabbronzati e supergriffati.

Significa che se l’immagine che vedo riflessa nello specchio al mattino non riflette la parte migliore di me, ma le mie paure, le mie insicurezze e il ‘Grande No’, devo agire immediatamente per correggere ciò. Noi non siamo quello che siamo, ma diventiamo ciò che vogliamo diventare. Quindi assicurarsi una buona igiene, vestirsi con più cura, andare più spesso da parrucchiere o barbiere (e truccarsi, per le donne), e solo dopo decidere di voler dimagrire e andare in palestra. La nostra autostima sferzerà verso l’alto in men che non si dica.

-Ultima cosa. Sorridere tanto.

Ogni scusa deve essere buona per sorridere, perché fa bene e attira cose positive. 

Del resto, come diceva Jim Morrison “La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo”.

Fammi sapere cosa succede, mi raccomando.

A presto

Mari

Accattatavillo’!!!*= in napoletano, Grido dei venditori al mercato, significa “Compratelo!!!”